My story

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sakura579
view post Posted on 1/10/2010, 22:23




Questa è 1 storia ke ho inventato ... un ora e mezza fa X°°D
Mi sentivo ispirataU.u haha comunque leggetela e ditemi qll ke ne pensate=) non sono bravissima a scrivere qndi siate buoniXD
Se vi piace ho altre 2 storie=) Una è lunghissimaXD




Tutto cominciò quel giorno.
Eccomi lì, seduta, a terra. Fuori dalla classe. Come al solito quella vipera mi aveva buttato fuori. E per quale motivo? Solo perché avevo osato esprimere la mia opinione riguardo a quell’odioso Cicerone! Ma non è stata affatto giusta! Infondo me l’aveva chiesto lei…
“Tamao, cosa ne pensi del nostro Cicerone? Vuoi condividere con la classe le tue riflessioni personali?”
Che colpa ne avevo io, se il mio pensiero non coincideva con il suo? Certo, magari mi ero lasciata piuttosto andare … ma non sono stata certo io a scrivere quelle miriadi di lettere, discorsi e quant’altro!
“Uff” sbuffai seccata; non mi andava l’idea di passare tutta l’ora fuori: non per altro, ma perché alla fine avrei dovuto recuperare tutti gli appunti… e poi, come se non bastasse, non solo ero fuori dalla classe ed esattamente davanti a me avevo la macchinetta delle merende (per arrivare in tempo a scuola non avevo fatto colazione e stavo morendo di fame!), ma l’insegnante, attraverso la porta di vetro, controllava che io restassi esattamente dove mi trovavo.
Uffa!
Appoggiando la testa sulle ginocchia ricominciai a brontolare tra me e me, quando all’improvviso…
“Che stai facendo?” chiese una voce vicino a me, con aria divertita, facendomi sobbalzare.
Sollevai la testa all’improvviso,confusa, per poi incrociare lo sguardo di un ragazzo circa della mia età, con due occhi di un meraviglioso castano intenso.
“Soffro in silenzio fuori dalla porta”gli rispondo, senza riuscire a staccare gli occhi dai suoi.
“Mica tanto in silenzio, facevi un baccano pazzesco …pensavo ci fosse qualche animale ferito, ragione per la quale ero venuto a controllare, e invece ho trovato te…”
“Spiritoso” sbuffai.
“Il mio nome è Zack” disse,senza però riuscire a togliersi dal viso quel sorriso beffardo.
“Tamao”.
“Allora… Tamao… cosa hai cobinato, di così grave, per finire fuori ?”.
“Oh, io non ho fatto proprio niente! Ha fatto tutto Lei… come al solito”.
“Lei?”.
“La mia prof di latino… non so perché ma… trova sempre un motivo ingiusto per sbattermi fuori! E’ perfida, cattiva, non capisce niente ed è pure pazza!!!”.
Zack rise di gusto “Ma dai,addirittura? Non pensi di esagerare?”.
“Per niente!”.
“Ma che insegnante hai?”mi domandò incuriosito.
“La Sassini”.
Il ragazzo tornò serio per un secondo e poi ricominciò a ridere fragorosamente.
Ma, chissà perché, avevo tanto l’impressione che più che ridere di quello che avevo detto io, stava ridendo di me…
Comunque sia, andammo avanti a parlare finchè non suonò la campanella, quando cioè la mia adorata professoressa non uscì, avendo finito la lezione.
“Ora puoi rientrare signorina” mi canzonò.
“Molto obbligata” le risposi prontamente, mentre le lanciavo un’occhiataccia e mi avviavo verso la porta della classe.
Non mi degnò di una risposta e in compenso posò gli occhi su Zack, notandolo solo in quel momento.
“Comincia a correre” gli consigliai in un sussurro.
“Non ti preoccupare” mi rispose di rimando,ridacchiando.
Non capivo proprio cosa avesse da sogghignare in un momento come quello.
“Ho capito,ti piace proprio tanto andartene in giro durante le lezioni, vero tesoro? Sei senza speranze… meglio che ti riaccompagni nella tua classe”.
Stranamente si era rivolta a lui con malcelata dolcezza. Non l’avevo mai vista comportarsi così con nessuno, prima di allora, soprattutto con qualcuno che aveva beccato a gironzolare per la scuola durante le lezioni.
La professoressa mi salutò freddamente, come al solito, e si incamminò per il corridoio, seguita dal ragazzo; lui si fermò un attimo per farmi un cenno di saluto con la mano, ma subito venne ripreso dalla vipera, che, con voce seccata lo esortò ad andare avanti.
“Si- Zack si girò verso di me, strizzandomi l’occhio e ricominciando a sogghignare – arrivo subito… mamma” detto questo si allontanò con lei, lasciandomi a dir poco sconvolta.

Avevo passato un’ora intera a parlar male della mia professoressa di latino… con suo figlio!Lui aveva ascoltato il mio soliloquio ridendo, forse pregustandosi il momento in cui avrebbe raccontato tutto a sua madre,segnando per sempre la mia già triste vita da studentessa.
E se tutto questo non bastava, lui sapeva pure il mio nome.
“Ok, sono spacciata” sospirai.
La cosa peggiore è che lui mi piaceva.
“Ok, questa cosa non andrà mai in porto- pensai tra me- devo dimenticarmelo il prima possibile e soprattutto inventare una scusa per spiegare domani alla professoressa tutto quanto…”.Mi ripromisi di non pensare più a quel ragazzo, ma naturalmente non andò così.
E qui ebbero inizio i miei guai.

Edited by sakura579 - 2/10/2010, 23:44
 
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